AWorld, l’app torinese che piace tanto all’Onu: «La è sostenibilità cool» – Torino Cronaca

AWorld, l’app torinese che piace tanto all’Onu: «La è sostenibilità cool» – Torino Cronaca

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Docce brevi, un pasto vegano a settimana, non lasciare gli elettrodomestici attaccati alle prese quando non sono in uso. Sono tante le piccole azioni quotidiane che ciascuno può fare per contribuire a ridurre le emissioni di Co2 nell’atmosfera e, in senso più ampio, a rendere più sostenibile l’impatto dell’uomo sul pianeta. Per misurare tutte queste azioni è nata un’applicazione che ha conquistato le Nazioni Unite, entrando a far parte della campagna Act Now, che mira a diffondere buone pratiche individuali che possono avere un impatto sul pianeta. L’app si chiama “AWorld” e a crearla sono stati tre ragazzi piemontesi, Marco Armellino, Alessandro Lancieri e Alessandro Armillotta, che hanno fatto della sostenibilità ambientale una missione di vita. Basta guardare la fotografia della bandiera della sostenibilità issata in cima al Kilimangiaro da Armillotta. Alex, per gli amici, viene dal mondo della moda e per lui l’obiettivo è far sì che la sostenibilità diventi qualcosa di “cool”.

Alessandro, come vi è venuta l’idea?
«Tutto è cominciato a New York. All’epoca lavoravo per un grosso gruppo nel settore del fashion di lusso. A un certo punto siamo stati acquisiti da un colosso cinese, che ci ha mandati a Shangai per apprendere nuove tecniche di vendita e creare un sito di e-commerce negli Stati Uniti. Questa azienda lavorava nel fast fashion. Facevano t-shirt da due euro, per capirci. Un fine settimana ho chiesto di poter vedere una delle loro fabbriche. Eravamo un paese remoto della Cina, in una zona industriale. Ho chiesto su quali colori stessero lavorando i nostri competitor. Una persona della fabbrica mi disse di andare a vedere il colore del fiume…»
Cosa avete trovato?
«Tutti i coloranti e gli acidi venivano scaricati nel fiume senza alcun tipo di trattamento. In quel momento abbiamo capito che non potevamo più tornare indietro».
E cosa avete fatto?
«Quello che sapevamo fare meglio: costruire una piattaforma digitale. Ma questa volta solo per vendere prodotti sostenibili. Poco dopo abbiamo capito che stavamo solo aggirando il problema e così abbiamo inserito una parte educativa all’interno dell’applicazione per promuovere la cultura della sostenibilità».
Ci spieghi, come si usa AWorld?
«Vuole essere una guida. Le persone vogliono saperne di più in materia di sostenibilità, ma spesso non sanno da dove cominciare. È complicato ed è anche difficile misurare l’impatto delle proprie azioni. La sezione “Carbon footprint” (la tua impronta ecologica ndr) aiuta proprio a fare questo. E poi suggerisce delle azioni che riducono l’impatto di anidride carbonica nell’ambiente».
Abbiamo scaricato l’applicazione e fatto il test. Il mio consumo è di 7.71. Com’è?
«Va bene. La media italiana è 8.30».
Che tipo di azioni suggerite per abbattere le emissioni?
«Fare una doccia di cinque minuti, rispetto a una da 10 fa risparmiare 50 litri d’acqua, ad esempio. C’è una ricerca che spiega come la tv, anche se è spenta, consuma il 60% dell’energia totale. Staccare o spegnere ci aiuta a risparmiare risorse. Parliamo di chili di Co2. Le quattro aree di impatto su cui cerchiamo di sensibilizzare maggiormente le persone sono mobilità, alimentazione, energia e acquisti. Anche quante scarpe nuove compriamo ha un impatto».
Quali sono le buone pratiche più diffuse tra gli utenti?
«Spegnere le luci è la best practice. È semplice da applicare e ha un riscontro immediato. Ma anche le azioni per la cura personale piacciono molto agli utenti. Penso a quelle che invitano alla meditazione o a fare tre respiri profondi. C’è un capitolo che suggerisce di camminare a piedi nudi sull’erba sul terreno. Per abbattere l’ansia».
A proposito di ansia. Tantissimi oggi soffrono della cosiddetta “eco ansia”.
«Stiamo vivendo una crescita di senso di impotenza. Si ha quasi la sensazione che sia una guerra persa. Da qui deriva l’eco ansia, dall’idea che io, con il mio impatto, non faccio abbastanza. E poi ci sono questioni più ampie. Quest’anno vota la metà della popolazione mondiale. Benché i più giovani siano molto attenti a questi temi e sviluppino presto un interesse verso le azioni di sostenibilità, spesso si sentono sopraffatti. Da un lato c’è il senso di appartenenza e il pensiero che il mondo sia mio. Dall’altro, il senso di impotenza che ti porta a pensare che quello che stai facendo non risolva i problemi».
Misurare l’impatto che ognuno ha nel mondo può aiutare a trovare un po’ di serenità?
«AWorld ti parla del tuo impatto e ti dice come poterlo migliorare. E te lo dice in modo incoraggiante. Cerchiamo di dare un senso di speranza».
Lei non sembra in ansia.
«Non mi posso lasciare sopraffare dall’ansia. Bisogna comunicare un senso di enorme urgenza, ma senza lasciarsi sopraffare».


E a che punto sono entrate in gioco le Nazioni Unite?
«Un giorno ero negli Stati Uniti e mi sono fatto dare un pass per entrare a un evento delle Nazioni Unite. Lì ho incontrato il capo della comunicazione relativa ai temi climate change, mi sono presentato e le ho parlato dell’app. A quel punto sono stati loro a dirmi di essere interessati alla parte educativa e divulgativa».
Parliamo di numeri. In quanti usano AWorld?
«Abbiamo un milione e mezzo di utenti dislocati tra Europa e Stati Uniti. Siamo in 170 Paesi e sei lingue».
Come si monetizza un patrimonio di questo tipo?
«Tramite aziende che vogliono ingaggiare i dipendenti o i consumatori, le scuole e le amministrazioni. Lavoriamo con Enel, Generali, Lavazza…»
Cosa state facendo con il Comune di Torino?
«Stiamo per lanciare una campagna di sensibilizzazione sui temi del Piano regolatore. In futuro c’è l’opportunità di inserirsi nel Carbon Neutral Cities. Vorremmo lanciare una campagna che coinvolga tutti i torinesi. Iniziamo con la Giornata della Terra».
Vi definire tre ragazzi “di provincia”. Com’è stata la scalata verso il successo?
«Lunga, nessuno ci ha regalato nulla. Non ci hanno aperto le porte. Siamo andati a prenderci Nazioni Unite e da allora tutto è cambiato».

April 7, 2024 at 03:35PM

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