PODCAST. Green economy e sostenibilità, il progetto Alagna Walser Green paradise: “Dall’innevamento all’agricoltura … – il Dolomiti

PODCAST. Green economy e sostenibilità, il progetto Alagna Walser Green paradise: “Dall’innevamento all’agricoltura … – il Dolomiti

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TRENTO. “L’idea è di caratterizzare Alagna come destinazione green, in inverno e in estate, attraverso un’offerta sostenibile e le conoscenze maturate in 25 anni di ricerche". Queste le parole di Riccardo Beltramo, professore ordinario del dipartimento di management all’Università di Torino e responsabile scientifico del progetto Alagna Walser Green paradise. "Le attività si sviluppano in quattro aree: patrimonio culturale e creatività, sostenibilità ambientale, accessibilità e la digitalizzazione".

 

Il professore dell’Università di Torino e responsabile scientifico del progetto Alagna Walser Green paradise, Riccardo Beltramo, è l’ospite della puntata di "Da Quassù", il podcast de il Dolomiti realizzato da Marta Manzoni.

 

"Il progetto è l’evoluzione delle attività del gruppo di ricercatori che da oltre 25 anni viene portata avanti nei territori di montagna", dice Beltramo. "Questa idea specifica nasce nel 2019 dall’incontro con il sindaco di Alagna Roberto Veggi, che già era a conoscenza dell’impegno per definire il rapporto tra le organizzazioni economiche, l’ambiente e il turismo responsabile".

 

Un’offerta turistica che vuole essere coerente con i dettami della green economy e del turismo responsabile. Il perimetro d’azione è diviso in quattro aree: patrimonio culturale e creatività, sostenibilità ambientale, accessibilità e la digitalizzazione. Linee indicate anche dall’Unione europea per le nomine di Capitale del turismo smart in Europa

 

"Solitamente vengono prese in considerazione le grandi città e c’è la volontà di valutare l’applicabilità di queste aree per far scaturire le idee", aggiunge Beltramo. "Abbiamo preso a riferimento due standard internazionali: la gestione ambientale e audit dell’Unione europea e l’Iso 14001. Inizialmente abbiamo analizzato l’ambiente e le attività direttamente controllate dal Comune: gestione del ciclo dell’acqua, dell’energia e dei rifiuti, la manutenzione della rete stradale, la qualità dell’acqua e dell’aria e altri indicatori oggettivi".

 

Sono stati coinvolti diversi stakeholder. "Ospitalità e ristorazione, le guide alpine, la società Monte Rosa e abbiamo lavorato, per esempio, intensamente con l’ufficio turistico". Sono stati intervistati anche cittadini e turisti "per avere impressioni sull’attenzione dedicata all’ambiente, un tema già molto sensibile per il territorio".

 

Un progetto finanziato dal Comune di Alagna e dalla Regione Piemonte mentre il ruolo dell’Università è quello della progettazione e della conduzione dell’attività scientifica. "E’ stato inoltre interpretato un ruolo di unione e di ponte tra le parti per quanto riguarda l’inclusione della governance territoriale. Il compito principale è di attuare il piano di lavoro".

 

Sono due le proposte di turismo sostenibile arrivate sul tavolo. "Un cammino delle acque per l’importanza di questa risorsa nel più ampio contesto della crisi climatica. Il plastic free è solo tra i tasselli della gestione dell’impatto sull’ambiente. C’è poi la valutazione sull’uso dell’acqua tra agricoltura, energia elettrica, uso pubblico e innevamento programmato".

 

Un altro suggerimento riguarda la valorizzazione dei prodotti territoriali. "Un itinerario che favorisca la conoscenza sulle materie prime. Poi c’è un sistema di totem per poter leggere i segni sul territorio: una cultura materiale per acquisire informazioni in modo facile sulla zona".

 

Il riscontro dal territorio è stato positivo con "la collaborazione nelle varie fasi dell’attività, anche con le informazioni acquisite dai residenti e dai turisti. Nel corso della ricerca si arriva anche alla definizione della ‘Qualità della vita‘ perché è un intersezione del rapporto tra gli indicatori delle quattro macro aree". Un piano che potrebbe essere replicabile in altre zone montane. "Questo modello può essere portato in altri territori perché la montagna è il luogo ideale per sviluppare le idee e le buone pratiche", conclude Beltramo.

April 7, 2024 at 08:49PM

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