Crisi climatica, WWF: minaccia numero uno per la salute – Help Consumatori

Crisi climatica, WWF: minaccia numero uno per la salute – Help Consumatori

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La crisi climatica è diventata una delle principali minacce per la salute con implicazioni drammatiche che si estendono in tutto il mondo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il cambiamento climatico è responsabile di oltre 250.000 morti aggiuntive all’anno nel periodo compreso tra il 2030 e il 2050. In occasione della giornata mondiale della salute questa previsione spaventosa evidenzia l’urgente necessità di affrontare la crisi climatica non solo come una questione ambientale, ma anche come una crisi sanitaria che richiede azioni immediate e decisive.

In occasione della Giornata mondiale della salute di ieri, il WWF ha lanciato un appello: agire subito per limitare e fermare il riscaldamento globale, abbattendo le emissioni di gas serra (CO2, metano, ecc.) e prendendo tutte le misure di adattamento necessarie, per limitare i danni che il cambiamento climatico già in atto sta provocando e tutelare così anche la stessa salute delle persone.

I rischi per la salute

Il legame tra cambiamento climatico e salute è complesso e multifattoriale. Le temperature in aumento, le ondate di calore, le catastrofi naturali più intense e frequenti come le alluvioni, i terremoti, gli incendi boschivi, la diffusione di malattie infettive, l’inquinamento atmosferico e l’insicurezza alimentare sono solo alcune delle sfide che la crisi climatica presenta per la salute pubblica.

Le ondate di calore rappresentano una delle minacce più immediate. Nell’estate del 2022, tra i 60.000 e i 70.000 decessi prematuri in Europa sono stati attribuiti al caldo. Le temperature record possono colpire chiunque causando insolazioni, colpi di calore, disidratazione e nei casi più a rischio persino la morte. I loro effetti possono essere amplificati dalle infrastrutture inadeguate e dall’accesso limitato all’acqua potabile o all’aria condizionata.

 

 

Rischi climatici, Europa impreparata. La crisi del clima minaccia salute, alimentazione, economia (Foto Pixabay)

 

Si muore di caldo… e non solo

Le catastrofi naturali connesse al cambiamento climatico, come le tempeste di vento o pioggia e gli incendi boschivi, non solo provocano danni diretti alle persone e alle comunità, ma possono anche causare gravi problemi di salute pubblica. L’inquinamento dell’aria causato dagli incendi può innescare o aggravare problemi respiratori come l’asma e le malattie polmonari croniche. Le inondazioni, invece, possono contaminare le riserve d’acqua potabile, aumentando il rischio di malattie trasmesse dall’acqua come la dissenteria.

Inoltre, il cambiamento climatico ha il potenziale di alterare la distribuzione geografica e la stagionalità delle malattie infettive. Le zone precedentemente non endemiche potrebbero diventare vulnerabili a malattie a causa dell’aumento delle temperature che favoriscono la proliferazione degli insetti vettori. Ciò potrebbe portare a epidemie impreviste e a un aumento dei casi di malattie tropicali in aree precedentemente non esposte.

L’inquinamento atmosferico è un altro grave problema di salute pubblica legato al cambiamento climatico. Le emissioni di gas serra e altri inquinanti atmosferici provenienti da fonti industriali, veicoli e processi agricoli non solo contribuiscono al riscaldamento globale, ma possono anche danneggiare gravemente i polmoni e il sistema cardiovascolare umano. L’esposizione prolungata all’inquinamento atmosferico è associata a un aumento del rischio di malattie respiratorie, come l’asma e la bronchite, così come a malattie cardiovascolari, ictus e cancro.

L’appello del WWF: far rispettare gli accordi di Parigi

Affrontare la crisi climatica richiede un’immediata azione globale su più fronti. È essenziale ridurre le emissioni di gas serra, transitare verso un’economia basata sulle energie rinnovabili, migliorare la resilienza delle comunità alle catastrofi naturali, garantire l’accesso all’acqua potabile e all’aria pulita, promuovere pratiche agricole sostenibili e ridurre l’inquinamento atmosferico.

La salute delle persone non è negoziabile: gli effetti dei cambiamenti climatici sulla salute, sia diretti sia indiretti, sono il problema di salute pubblica più urgente che deve essere affrontato – afferma Mariagrazia Midulla, Responsabile Clima ed Energia al WWF Italia – La salute deve diventare un aspetto centrale nei piani di adattamento al cambiamento climatico e un motivo in più per abbattere rapidamente le emissioni di gas climalteranti. Nell’Accordo di Parigi i Paesi di tutto il mondo si sono impegnati a contenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 °C: se riduciamo le emissioni, ne beneficerà anche la salute globale che corre gravi rischi. Del resto, il tema di quest’anno del World Health Day è quello di sostenere il diritto di tutti, ovunque, ad avere accesso a servizi sanitari, istruzione e informazione di qualità, oltre che ad acqua potabile, aria pulita, buona alimentazione. La crisi climatica mette a rischio ognuno di questi diritti”.

“Sistemi sanitari universali e funzionanti sono la prima condizione per far fronte ai nuovi rischi posti dal cambiamento climatico già in atto, come confermato anche in occasione della recente pandemia – prosegue Midulla – Linee guida e meccanismi di prevenzione, profilassi e allerta dovrebbero scattare in occasione di eventi pericolosi o impattanti, a tutti i livelli. È necessaria anche un’opera attenta e non banalizzante di informazione della popolazione. La tutela della salute legata al rischio climatico dovrebbe però essere incorporata in tutte le politiche. Per esempio, come confermato anche dall’Agenzia Europea per l’Ambiente nel recente report sul Rischio Climatico in Europa, la pianificazione territoriale e gli standard edilizi sono leve politiche fondamentali per ridurre i rischi per la salute legati al calore”.

Al fronte di tutto ciò è fondamentale rafforzare i sistemi sanitari e migliorare la capacità di adattamento delle comunità per affrontare gli impatti sanitari del cambiamento climatico. Ciò include la formazione del personale sanitario, il miglioramento dell’accesso ai servizi sanitari di base, la sorveglianza delle malattie e la pianificazione delle emergenze sanitarie.

April 8, 2024 at 07:27PM

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