Faenza, spartitraffico: uno studio di sostenibilità per installarli – Corriere Romagna

Faenza, spartitraffico: uno studio di sostenibilità per installarli – Corriere Romagna

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È Iniziato l’iter per capire se la circonvallazione potrà essere dotata di spartitraffico, così come più volte richiesto per aumentare la sicurezza, anche in occasione della discussione sugli autovelox, ritenuti incisivi perlomeno quanto un adeguamento infrastrutturale della strada.

Dello spartitraffico in new jersey, del tipo approvato da Anas, si è parlato nell’ultimo Consiglio comunale, nella relazione dell’assessora al bilancio Denise Camorani.

Una variazione al Documento unico di programmazione e al bilancio di previsione finanziario triennale 2024-2026 destina infatti 50mila euro “all’intervento denominato Circonvallazione, studio delle barriere centrali” così come le ha chiamate l’assessora al Bilancio Denise Camorani.

Lo stanziamento serve per conferire un incarico tecnico esterno (consulenza di esperti) per stabilire sei i principali ponti esistenti sulla circonvallazione, in particolare quelli sopra le vie Graziola, Cimatti, Renaccio, il fiume Lamone e la ferrovia Faentina siano idonei a sopportare il peso dei manufatti da collocare sulla circonvallazione. Si tratta di ponti che hanno il suo tempo: quello di via Graziola è stato già segnalato per uno stato all’apparenza bisognoso di interventi. D’altronde

L’incarico mira ad effettuare le verifiche di sicurezza per stabilire la possibilità o meno di installare barriere centrali del tipo Nbda, in calcestruzzo certificate, che sono di un certo peso. Servirebbe insomma una sorta di nuovo collaudo perché al volume di traffico sopportato, si andrebbe ad aggiungere il carico dei blocchi in new jersey.

Lo studio scaturisce dalle istanze presentate nei mesi scorsi da consiglieri (Alessio Grillini in particolare) che chiedevano di attivare le procedure per rendere la strada più sicura e al passo con i tempi. Una strada realizzata negli anni 60, che pure essendo a scorrimento veloce (2 carreggiate, quattro corsie) risulta di una tipologia che obbliga al limite dei 70 km/h: non ha rampe di ingresso e uscita, ci sono rotonde intermedie, non ha corsie di emergenza.

Occorre insomma capire se sarà possibile mettere le barriere spartitraffico considerando anche queste caratteristiche. Intanto proseguono i lavori di messa a norma di tutti i guard rail laterali, interrotti a causa dell’alluvione e ripresi lo scorso aprile.

Si parla di una strada che da decenni non registra adeguamenti. Fu la prima circonvallazione a quattro corsie in Romagna che consentiva di aggirare la via Emilia ed evitare il passaggio nei centri urbani. L’opera fu iniziata negli anni 50 per poi essere inaugurata il 7 luglio 1968.

A suo tempo fu lungimirante ma essendo stata costruita a monte della città e mancando un collegamento diretto, altrettanto veloce con l’autostrada e le zone industriali, posizionate a valle, pone oggi parecchie questioni di viabilità. Anche perché è rimasta la stessa, quando invece il traffico è notevolmente aumentato.

June 1, 2024 at 11:09AM

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