L’Oréal, la nuova bellezza verde e sostenibile – la Repubblica

L’Oréal, la nuova bellezza verde e sostenibile – la Repubblica

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La sostenibilità è un impegno collettivo. Quando si parla di cosmetica, un prodotto green è il risultato dell’incontro tra scienza, natura e tecnologia. Nei nostri laboratori i ricercatori sono impegnati a trovare un equilibrio tra il rispetto verso l’ambiente, i bisogni dei consumatori, la necessità di condurre un’azienda che sulla sostenibilità e l’etica ambientale e sociale investe il proprio futuro". Ana Kljuic è la vicepresidente Ricerca & Innovazione (R&I) L’Oréal for the Future e Green Sciences. Ricercatrice alla Colombia University di genetica e dermatologia, 9 brevetti firmati L’Oréal sono suoi. 
 

Scienziata, ma anche manager visionaria, dote che le consente di captare come ridurre l’impatto ambientale in ogni aspetto della produzione. Dall’alleggerimento del packaging, che spesso rappresenta il fascino di un prodotto, alla transizione verso una chimica verde, la riduzione delle risorse naturali, fino al riutilizzo totale dei contenitori. Kljuic guida un team planetario: 4mila  ricercatori sparsi nei 12 centri di ricerca. Unica missione: raggiungere  gli obiettivi di sostenibilità che il colosso della cosmetica si è impegnato a rispettare. Una road map concretizzata in L’Oréal for the Future su cui sono stati investiti 914 milioni di euro. Incontriamo Ana Kljuic nei laboratori ad Aulnay sous Bois.          
   
Cosa s’intende per Green Sciences?
"Un mix di discipline scientifiche che consentono di sviluppare materie prime e ingredienti utilizzando solo pratiche agricole sostenibili e rigenerative. Si tratta di processi che si basano sulle biotecnologie, la chimica verde e l’estrazione verde. Ed è ciò che facciamo: trasformiamo le materie prime nel rispetto dell’ambiente".

 

Da dove partire per verificare la sostenibilità dei cosmetici?
"Serve un metodo. Noi abbiamo un nostro strumento chiamato Spot (Sustainable Product Optimization Tool) che misura l’impatto ambientale dei prodotti lanciati da L’Oréal in tutto il mondo. Analizza l’intero ciclo di vita dall’approvvigionamento delle materie prime, al trasporto, all’utilizzo e al fine vita. Lo utilizziamo quando sviluppiamo una nuova versione di un prodotto per garantire che abbia un impatto ambientale migliore rispetto alla versione precedente oppure, se si tratta di una linea completamente nuova, vogliamo che abbia un profilo migliore rispetto alla media della categoria".

 

Quali sono gli ingredienti più difficili da sostituire?
"Ogni ingrediente ci impone di pensare come sostituirlo. Per alcuni possiamo usare quello che chiamiamo "approccio isostrutturale", più semplice, utilizzando ad esempio, le biotecnologie per creare la stessa molecola che oggi viene prodotta con la petrolchimica. Un esempio è l’Isododecano, un solvente che dona una piacevole sensazione sulla pelle, prodotto da ingredienti petrolchimici. Oggi grazie alla collaborazione con la startup Global Bioenergies possiamo produrlo in modo differente. Quando invece non esiste un’alternativa naturale, dobbiamo ripensare a come ottenere lo stesso beneficio con una combinazione di materie prime diverse. Un approccio "funzionale": bisogna prima capire la funzione di ogni ingrediente nella formula e solo allora pensare a come sostituirlo per raggiungere le stesse prestazioni o migliori. Questi sono in genere più difficili da creare".

Come sarà la donna dei prossimi 10-15 anni?
"La immagino più consapevole dell’impatto ambientale dei prodotti che sceglie. Per questo lanciamo l’etichetta ambientale: per ogni prodotto prendiamo in considerazione 14 fattori che impattano sul Pianeta, tra cui le emissioni, la scarsità idrica, l’acidificazione degli oceani e la biodiversità. Vengono misurati in ogni fase di vita  e calcolati sull’approvvigionamento, la produzione, il trasporto e il riciclo".

 

È vero che state lavorando con i vostri competitor sulla sostenibilità ambientale?
"Il consorzio si chiama EcoBeauty Score. Un grande traguardo per avere la stessa metodologia di impronta ed etichettatura sui prodotti. I consumatori potranno fare scelte consapevoli. L’importante è fare la differenza per l’ambiente".

June 25, 2024 at 04:51PM

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