Recente perdita di ghiaccio si verifica ogni 2000 anni, senza cambiamento climatico – Everyeye Tech

Un tempo considerato un bastione sorprendentemente stabile, il Polo Sud sta iniziando a mostrare segni preoccupanti di cambiamento. Nel 2023, l’Antartide ha registrato un livello storicamente basso di ghiaccio marino, con una copertura inferiore di 2 milioni di chilometri quadrati rispetto alla media invernale.

Questa drastica riduzione è quasi certamente attribuibile al cambiamento climatico.

Il ghiaccio marino dell’Antartide è influenzato da numerosi fattori complessi e interconnessi, sia naturali che di origine umana. Tuttavia, una nuova ricerca suggerisce che la minima estensione record del ghiaccio marino registrata lo scorso anno è stata probabilmente guidata da un unico fattore: il cambiamento climatico.

Senza tale influenza, questo livello di perdita di ghiaccio si verificherebbe solo una volta ogni 2000 anni.

"Secondo i modelli, la minima estensione del ghiaccio marino registrata sarebbe un evento da uno su 2000 anni senza il cambiamento climatico. Ciò ci dice che l’evento è stato estremamente raro" ha dichiarato Rachel Diamond, autrice principale dello studio dell’Università di Cambridge e del British Antarctic Survey. Caroline Holmes, co-autrice dello studio, ha aggiunto che il cambiamento climatico ha quadruplicato la probabilità di un declino così significativo dell’estensione del ghiaccio marino.

La comprensione dei livelli di ghiaccio marino in Antartide è complicata dall’uso relativamente recente delle immagini satellitari, che monitorano la situazione solo da meno di cinque decenni. È evidente, tuttavia, che lo scioglimento dei ghiacci in Antartide è un fenomeno più recente rispetto all’Artico, che ha iniziato a sciogliersi progressivamente dalla fine degli anni ’70.

Tra il 1978 e il 2015, l’estensione del ghiaccio marino antartico stava lentamente aumentando, prima di entrare in un declino notevole. Nel 2017, il ghiaccio marino antartico ha raggiunto un minimo record, seguito da diversi anni di estensione relativamente bassa. Il 2022 e, in particolare, il 2023 hanno segnato nuovi record negativi.

Gli scienziati sono ora curiosi e preoccupati di vedere come evolveranno i livelli di ghiaccio marino nei prossimi anni e decenni. I modelli attuali indicano che un episodio estremo di perdita di ghiaccio, come quello del 2023, potrebbe richiedere almeno 20 anni per tornare alla normalità. Se accurato, questo scenario preannuncia tempi preoccupanti per l’Antartide e i suoi abitanti.

"Gli impatti del mantenimento di livelli bassi di ghiaccio marino antartico per oltre vent’anni sarebbero profondi, influenzando il clima locale e globale e gli ecosistemi unici dell’Oceano Meridionale, inclusi balene e pinguini" ha affermato Louise Sime, co-autrice dello studio.

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