Sostenibilità – Con il sodio liquido centrali nucleari in massima sicurezza. L’esempio del Wyoming – 3bmeteo

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Sappiamo già che cosa state pensando. Ora che gran parte delle Nazioni ha rinunciato al nucleare investendo su fonti rinnovabili, ritorna lo spettro delle centrali. L’energia nucleare ha sempre presentato dei rischi e le catastrofi di Chernobyl e quella più recente di Fukushima hanno mostrato che cosa può accadere ad un Paese se qualcosa non funziona e non necessariamente nella tecnologia della centrale, nel caso di Fukushima infatti è stato un terremoto a creare il disastro. Così in molti si sono tirati indietro, Italia in primis cercando fonti energetiche alternative. Tuttavia l’eolico, il fotovoltaico e in generale tutte le fonti rinnovabili oltre a presentare indubbie problematiche di ingombro e di collocazione, sono ancora ben lontani dal produrre i quantitativi energetici che possono essere ottenuti da una centrale a fissione. D’altra parte proprio l’Italia è costretta a sopperire al proprio fabbisogno energetico comprando energia da paesi, come la Francia, che ancora utilizzano il nucleare e questo è un paradosso. 

Ma la tecnologia non si è mai fermata e mentre si continua a parlare di Fusione, un processo "pulito" che garantirebbe energia illimitata senza alcun rischio, le sperimentazioni sulla fissione continuano. Nella piccola città di Kemmerer, capoluogo della Contea di Lincoln nello Stato del Wyoming si sta per costruire la prima centrale nucleare a fissione di ultima generazione che utilizza come sistema di raffreddamento il Sodio liquido al posto dell’acqua. Il Sodio liquido ha una caratteristica che lo rende super sicuro. La sua temperatura di ebollizione è quasi nove volte superiore a quella dell’acqua, l’acqua bolle a 100°C , il Sodio liquido a 889°C e quindi è in grado di assorbire enormi quantità di calore senza mai raggiungere temperature pericolose. 

La centrale si chiamerà Natrium (il nome latino del Sodio da cui il simbolo Na), e sarà costruita da TerraPower,  un’azienda statunitense di progettazione di reattori nucleari fondata nel 2006. L’impianto sorgerà proprio accanto ai resti del passato energetico, una centrale a carbone e sarà in grado di alimentare 400mila case dando lavoro anche ai 110 operai impiegati nel vecchio impianto.

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