Chi semina raccoglie… sostenibilità – La Provincia Pavese

Chi semina raccoglie… sostenibilità – La Provincia Pavese

https://ift.tt/2lfeENa

Terra generosa; generosa e faticosa. Quella che conosciamo fin troppo bene; quella prevedibile ma anche sorprendente, fertile ma talvolta avara, grassa, ricca d’acqua ma accecata dal sole.

La nostra terra. Quella su cui lavoriamo ogni giorno e che – ogni giorno – ci chiede rispetto, passione, fatica.

Da che mondo è mondo le cose stanno così, anche se qualcosa è cambiato. Cambiata la terra? No, siamo cambiati noi. Noi, che, negli anni, abbiamo seminato idee a ciclo continuo escogitando nuove soluzioni per un’agricoltura sempre più competitiva. Competitiva e – soprattutto – sostenibile.

Le nuove tecnologie miranti alla massima produttività si sposano, oggi, con la sostenibilità ambientale. Succede anche nei campi del Belpaese; succede in Val Padana. Succede nelle aziende agricole socie e clienti del Consorzio Agrario Terrepadane , che vanta una storia ultracentenaria. Il Consorzio ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo dell’agricoltura nei territori in cui opera (un’area vastissima tra la Lombardia e l’Emilia Romagna) attraverso il supporto alle aziende per la creazione di filiere fornendo servizi tecnici, manageriali, finanziari per valorizzare sempre più le produzioni italiane. Il tutto nel pieno rispetto dell’ambiente e nell’assoluta garanzia di sicurezza alimentare.

Sostenibilità certificata

Non a caso Terrepadane ha ricevuto da Rivulis il Certificato di riconoscimento per il progetto Crediti di Carbonio, la nuova frontiera dell’agricoltura “green”.

Andiamo con ordine: chi è Rivulis? Si tratta di un’azienda tra i leader mondiali nel comparto dell’irrigazione e della microirrigazione sostenibile: 3mila dipendenti, 22 stabilimenti produttivi, 3 centri di ricerca e sviluppo (Israele, Grecia e California).

“Rivulis, con cui collaboriamo da anni – ha detto l’agronomo Matteo Scaglioni responsabile ‘Water Management’ di Terrepadane – ci ha riconosciuto un particolare impegno nel progetto Crediti di Carbonio del quale siamo protagonisti già da due anni e che proprio in questa campagna agraria sta dando i primi risultati concreti”.

“Al di là del riconoscimento, che è comunque motivo di orgoglio e soddisfazione, – aggiunge Marco Crotti, presidente di Terrepadane – emerge lo sforzo che ci vede in prima linea da 120 anni sulla strada dell’innovazione e dello studio di soluzioni d’avanguardia per incidere positivamente e significativamente sui bilanci delle imprese agricole”.

CO2: l’importanza di essere “a credito”

A proposito di bilanci, cosa s’intende per “credito di carbonio”? Presto detto: il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, ha istituito presso il Crea (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria) il Registro del Carbonio. Sequestrare carbonio nel suolo vuol dire sortire effetti positivi duraturi. Un suolo con un buon contenuto di carbonio si adatta più facilmente agli eventi climatici intensi, quelli che spesso e volentieri dilavano il terreno facendo scivolare via la parte più fertile.

Come funziona il “mercato” dei crediti? Esiste, invero, già dalla fine degli Anni 90 (Protocollo di Kyoto; rinnovato nel 2015 con l’Accordo di Parigi). Un credito di carbonio indica una tonnellata di CO2 equivalente che viene assorbita o ridotta. Tutto qui il mercato; un mercato nel quale le aziende partecipano a titolo volontario comprando crediti e attuando interventi di compensazione delle emissioni. Naturalmente il mercato è codificato, regolamentato da standard internazionali.

Se sempre più aziende decideranno di orientarsi verso questo meccanismo, adottando tutte le specifiche tecnologie, si avranno quanto prima effetti benefici sull’ambiente; sulle nostre terre e sulla Terra tutta.

Terrepadane, dal canto suo, ha già coinvolto nel progetto 3 mila ettari nel territorio di propria competenza (che comprende Piacenza, Milano, Monza-Brianza, Lodi e Pavia).

Chi semina raccoglie. A tutto campo.

https://terrepadane.it

June 26, 2024 at 10:15PM

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *