La scomparsa degli investimenti ESG | Advisor Online – Advisoronline

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Che fine ha fatto la sostenibilità? È stata solo messa momentaneamente in panchina, ma nei prossimi anni la popolarità degli investimenti ESG “continuerà a crescere tra gli investitori, tanto che Bloomberg Intelligence stima che gli asset ESG globali raggiungeranno 40.000 miliardi di dollari entro il 2030”. A rispondere è Christoph von Reiche, Head of Institutional Clients di Vontobel, che ha reso noti i risultati dell’Advisor ESG Study 2024.

Lo studio globale di Vontobel valuta il punto di vista di 300 consulenti finanziari e wealth managers in 15 Paesi in Europa, nelle Americhe e nell’Asia Pacifica per comprendere le loro opinioni su vari aspetti e sulle sfide degli investimenti ESG. Alla domanda su quale percentuale del loro portafoglio totale sia investita in ESG, il 54% dei consulenti a livello globale ha dichiarato che meno del 10% è attualmente investito in questo modo. I consulenti europei sono quelli che hanno maggiori probabilità di avere un portafoglio di attività in questo settore, con il 24% che investe almeno un quarto del proprio portafoglio totale in ESG, rispetto al 16% dell’APAC e all’11% delle Americhe.

Ma, secondo i risultati della ricerca, questa cifra dovrebbe aumentare nei prossimi anni, dal momento che la sostenibilità continua a guadagnare slancio in tutte le regioni analizzate. I consulenti di tutti e tre i mercati, infatti, si aspettano che questa sia un’area in crescita nei prossimi tre anni, con oltre il 63% che prevede di avere oltre il 10% investito nell’ESG alla fine di questo periodo.

“Questo dinamismo, tuttavia, non è una tendenza universale” si legge nel report firmato Vontobel. “Per i consulenti che hanno allocazioni limitate o nulle negli investimenti ESG, la ragione principale fornita (80%) è che questi sono semplicemente un trend”. È interessante notare che le precedenti preoccupazioni sull’impatto che l’ESG avrebbe potuto avere sui rendimenti finanziari sembrano che siano attenuate in tutti i mercati. La maggior parte dei consulenti ritiene ora che un approccio

ESG abbia un impatto da neutro a positivo sulla performance degli investimenti, con il 65% che ritiene che non danneggi affatto la performance.

“Questo dato è più diffuso in Europa” continuano da Vontobel, “dove il 76% dei consulenti ritiene che l’impatto sia neutro o positivo. Nonostante questa crescente fiducia, i consulenti continuano ad affrontare diverse sfide quando consigliano gli investimenti sostenibili. L’ostacolo maggiore è rappresentato dall’incoerenza degli standard, delle metriche e delle tassonomie: l’88% dei consulenti ha dichiarato che ciò ha reso il lavoro piuttosto difficile o molto difficile. Tra le altre ragioni addotte vi sono l’insufficiente disponibilità di prodotti sostenibili in tutte le asset class (82%), l’evoluzione delle normative ESG (81%) e la mancanza di dati, ricerche e informazioni ESG (80%)”.

Lo studio firmato Vontobel, infine, mostra che i consulenti tendono ad accedere ad una ampia gamma di fonti di informazione piuttosto che affidarsi a una sola fonte quando conducono ricerche sui prodotti sostenibili: le istituzioni finanziarie e i consulenti (50%), i rapporti di settore e i whitepaper (43%), le notizie e le riviste finanziarie (40%) sono tra le fonti a cui i consulenti fanno più affidamento.

June 27, 2024 at 11:41AM

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