La sostenibilità economica per il bene di tutta la comunità: la firma dell’8xMille – Il Corriere Apuano

La sostenibilità economica per il bene di tutta la comunità: la firma dell’8xMille – Il Corriere Apuano

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Intervista a Gabriele Bechini, economo diocesano sui fondi dell’8xmille: un dono da mettere a disposizione delle comunità, dalla grande città al piccolo borgo. Ma anche per offrire un sostegno concreto a tante persone che si trovano in difficoltà. E poi sostenere i nostri sacerdoti nella loro attività quotidiana

Gabriele Bechini, economo della Diocesi di Massa Carrara – Pontremoli

È tempo di dichiarazione dei redditi e si avvicina la scelta per la firma dell’8xMille, una risorsa importante nel sistema fiscale nazionale che la Chiesa Cattolica ha scelto di declinare in modo ben preciso: non una “prebenda” legata al passato, né un fondo in autogestione, ma un dono da mettere a disposizione delle comunità, dalla grande città al piccolo borgo.
Lo stesso vale per il nostro territorio diocesano che si estende dalle coste del Cinquale fino al Passo della Cisa, motivo per cui ne parliamo con Gabriele Bechini, economo diocesano, in carica da gennaio 2023.
“I fondi dell’’8xmille che arrivano in diocesi – spiega l’economo – sono distinti in tre voci: sostentamento dei sacerdoti, esigenze di culto e pastorale, ed interventi caritativi. Infatti sulla base delle esigenze provenienti dagli Uffici Pastorali Diocesani, andiamo a disporre gli impegni di spesa dal 1° giugno di ogni anno, che si concretizzano ad agosto nelle assegnazioni dei nuovi progetti. L’economato prepara un prospetto in base alle richieste pervenute da presentare al vescovo che di concerto con il direttore di Caritas diocesana e l’incaricato per il Sovvenire, dispongono gli interventi da finanziare, per poi andare all’approvazione del Consiglio diocesano per gli Affari Economici e quindi nella promulgazione del decreto vescovile che conclude questo iter”.

Un piccolo gesto, una grande missione

Non è una tassa, e a te non costa nulla. Firmare è molto semplice. Scopri come farlo sul sito internet www.8xmille.it/ come-firmare/
Tutti possono firmare per destinare l’8xmille alla Chiesa Cattolica.
– Con il Mod. 730 (lavoratori dipendenti e pensionati).
– Con il Modello Redditi (chi non sceglie il mod. 730 o chi è tenuto per legge a compilare questo modello).
– Con il Modello CU (chi ha solo redditi di pensione, lavoro dipendente o assimilati, e sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi).

I social 8xmille: www.8xmille.it/ – https://ift.tt/eVCzMAv – twitter.com/8xmilleit – www.youtube.com/8xmille – instagram.com/8xmilleit/

Altro passaggio importante è la cosiddetta “rendicontazione”, cioè la dichiarazione di come sono stati impiegati i fondi dell’8xMille sul territorio diocesano. Questi sono i numeri riferiti all’anno 2022/2023: oltre 610mila euro spesi nel capitolo delle esigenze di culto e pastorale, mentre 582mila euro nel capitolo degli interventi caritativi.
Cominciando da questi ultimi l’economo diocesano ha sottolineato come si tratti di una misura che intende sostenere le persone e le famiglie che si trovano in difficoltà, che si rivolgono ai Centri di Ascolto Caritas dei vicariati.
Vengono impiegati per il pagamento di bollette insolute, per la distribuzione di generi alimentari, per contribuire alle mense dei poveri, oppure altre necessità concomitanti. “Grazie all’8xMille siamo in grado di sostenere tante persone che si rivolgono a noi: penso al Centro vicariale sant’Antonio e la Lugnola a Carrara, il Centro Beato Paoli ad Aulla, la Casa di accoglienza a Massa e tante altre situazioni che curiamo direttamente, tramite il coordinamento di Caritas diocesana. Sul fronte di spesa, denominato invece come esigenze di culto e pastorale, riusciamo a sostenere le attività pastorali ordinarie, che provengono dalla Chiesa diocesana oppure dalle parrocchie, come le singole iniziative, i corsi, i convegni. Faccio un solo esempio per tutti: da poco abbiamo riaperto la sede di Pontremoli del Museo diocesano, dopo un lungo periodo di stop, grazie ai fondi pervenuti”.
In Italia ci sono circa 32mila sacerdoti che riescono a sostenersi grazie alla risorsa costituita dall’8xMille. Per la nostra diocesi, si legge nel rendiconto 2023, la cifra destinata al sostentamento del clero è di oltre 1 milione di euro, per le attività quotidiane dei parroci.
“Mi piace sottolineare l’impegno dei nostri sacerdoti, – ha evidenziato l’economo – che ricevendo uno stipendio di circa un migliaio di euro al mese, riescono tra mille difficoltà a spendersi fino in fondo per il bene delle comunità e delle persone che gli sono affidate, in un tempo in cui seguire la vita della parrocchia – spesso di numerose parrocchie – è sempre più complesso e difficile. In questo senso l’Ufficio economato della diocesi intende essere vicino alla missione dei sacerdoti e si rende disponibile ad accogliere le esigenze”.
Certo è che, anche come emerso dall’ultimo Convegno nazionale della CEI, gli economi non solo devono essere “i guardiani” dei conti, ma devono anche trovare quelle strade e quei modi per coniugare le attività della Chiesa con la sostenibilità economica ed ecologica.
“Oggi più che mai – aggiunge Bechini – un ufficio economato efficiente deve essere in grado di assumere iniziative e svilupparle sul territorio, in modo che le parrocchie possano averne un beneficio: faccio riferimento, per esempio, al progetto di valorizzazione dei cammini religiosi che ci permetterà di sostenere le tappe della Via Francigena, presenti sul territorio diocesano”.

(Davide Finelli)

June 28, 2024 at 12:04AM

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