Roma: l’Associazione V Zona, presenta mercatino vintage & second hand, segue il dibattito su sostenibilità, di – ilmessaggero.it

Roma: l’Associazione V Zona, presenta mercatino vintage & second hand, segue il dibattito su sostenibilità, di – ilmessaggero.it

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Domenica 30 giugno, nella sede dell’associazione V Zona, in Via Mozart 7, dalle ore 10 alle 20, il mercatino vintage aprirà le sue porte. Alle 17 sarà possibile assistere ad un dibattito con diversi interventi, in particolare saranno affrontati i temi della sostenibilità per l’ambiente, dei diritti di chi lavora nella produzione di vestiti, del fenomento del fastfashion, delle scelte del singolo e del sistema. Ad organizzare l’evento Serena Buti, parte attiva dell’associazione. «La scelta di organizzare un mercatino con espositori scelti “dal basso”, quindi non commercianti professionisti, è dettata dal desiderio di proporre una pratica di scambio e compravendita attuabile nel quotidiano da tutti, anche senza l’utilizzo di piattaforme. Questo è il “contenitore” dell’evento pomeridiano, volto invece a tradurre in teoria e concetto ciò che si vuole invitare a fare con la pratica». Durante l’evento interverranno diverse figure, tra cui Alessandra Piccolini che darà diversi spunti di riflessione sulla sostenibilità, e sull’impatto della produzione di tessuti e fibre. Laura Gasparin che si occuperà di introdurre brevemente le nuove normative europee che entreranno in vigore per prevenire questo tipo di fenomeno. Con Roberto Cruciani, si passerà a parlare di quelle che sono le vere responsabilità del singolo, la nostra modalità di consumo di beni e prodotti è, di per sé, la causa principale della nostra in-sostenibilità. Infine con Deborah Lucchetti coordinatrice della Campagna "Abiti Puliti", si affronterà il tema dell’insostenibilità sociale della produzione di vestiti, che riguarda direttamente le vite di moltissimi lavoratori oggetto di sfruttamento. «Lo scopo degli interventi degli esperti è anche far comprendere che le responsabilità del tremendo impatto ambientale dei rifiuti tessili, non sono in primo luogo del singolo che sceglie la fastfashion, ma di un sistema complesso che cercheremo di presentare». Sono rare le occasioni in cui si parla di sostenibilità nel tessile portando al pubblico così tanti sotto-temi, tutti legati e imprescindibili per iniziare a comprendere dei fenomeni che hanno un impatto enorme sulle nostre scelte di acquisto, sulla vita di chi lavora in questo ambito, sull’ambiente e sull’economia mondiale. 

June 28, 2024 at 11:24AM

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