Sostenibilità, ricerca, hi-tech e talenti: così le imprese investono sul futuro – Corriere della Sera

Sostenibilità, ricerca, hi-tech e talenti: così le imprese investono sul futuro – Corriere della Sera

https://ift.tt/zeQKlqo


diFederica Nannetti

La prima tappa «On the Road» di EY: «Lo stato di salute delle imprese lungo la via Emilia è buono». Premiate le aziende Aetna, Davines e Comer

Sostenibilità ambientale, economica e sociale, tecnologie di produzione e innovazione, intelligenza artificiale, ma anche ricerca e capitale umano: al di là di un contesto geopolitico ed economico complesso tra guerre in corso e assetti politici tutti da ristabilire, le imprese italiane sembrano non avere dubbi se investire e su quali ambiti.

La fotografia scattata dall’indagine condotta da EY Private

È questa, almeno, la fotografia scattata dall’indagine condotta da EY Private — l’area di EY che offre servizi personalizzati agli imprenditori — in collaborazione con Swg, analisi di cui, tra i tanti argomenti, si è parlato ieri giovedì 27 giugno a palazzo Re Enzo nel corso della prima tappa di «On the road: l’imprenditoria italiana, il valore degli ecosistemi territoriali» (realizzata in collaborazione con Microsoft, UniCredit Wealth Management e Confindustria Emilia Centro). È questo, infatti, il titolo dato al percorso territoriale di EY che, con l’obiettivo di mettere in contatto imprenditori e istituzioni, toccherà anche le città di Monza e Napoli, per poi concludersi con il tradizionale premio «L’imprenditore dell’anno».

Il focus sull’Emilia-Romagna

Ieri il focus è stato sull’imprenditoria dell’Emilia-Romagna, territorio strategico per EY, e sul suo scenario economico: secondo i dati presentati di Oxford Economics, il 2024 vedrà una crescita del Pil dello 0,8%, in linea con il dato nazionale previsto da EY, ma il tasso di disoccupazione dovrebbe leggermente risalire. «Lo stato di salute delle imprese lungo la via Emilia è buono — ha sottolineato Gianluca Focaccia, responsabile dell’area Emilia-Romagna e Marche di EY —, imprese che continuano a investire in talenti, in innovazione, in sostenibilità», ambiti dunque comuni alle altre realtà italiane coinvolte nell’indagine EY-Swg.

Le giovani generazioni

L’analisi ha rivelato come, «oltre a reagire alle difficoltà, le imprese stiano pianificando investimenti per il futuro – ha aggiunto Enrico Lenzi, responsabile Italia del premio EY l’Imprenditore dell’anno –. Il 96% intende investire in sostenibilità economica e sociale, il 93% nel rinnovo dei macchinari e delle tecnologie di produzione, l’88% in ricerca e sviluppo. C’è poi l’intelligenza artificiale, sulla quale il 75% delle aziende si è detto pronto a investire», come anche il capitale umano, la formazione e l’attrazione dei talenti; «e su quest’ultimo aspetto va ricordato come soprattutto le giovani generazioni siano attente all’equilibrio tra vita lavorativa e vita privata — ha proseguito Focaccia —. Anche per questo una strategia sembra essere sempre più la settimana corta o la flessibilità oraria. Per mantenere le professionalità e i talenti, vanno ascoltate le loro esigenze».

I premi assegnati

Professionalità e nuove competenze, temi toccati anche dall’assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Colla, dalla vicepresidente di Confindustria Sonia Bonfiglioli e da altri ospiti come Paolo Maggioli, ceo del Gruppo Maggioli, e Federica Guidi, presidente di Ducati Energia, coinvolti sul tema servitization: «Le aziende spostano il loro focus dalla vendita di prodotti all’offerta integrata di prodotti e servizi — ha spiegato Maggioli —. Ciò consente alle aziende di differenziarsi, fidelizzare i clienti e generare nuove fonti di reddito. La transizione verso modelli di business orientati ai servizi presenta delle sfide, come lo sviluppo di nuove competenze, la riprogettazione dei processi e gli investimenti in tecnologia». 

A tal proposito, «fondamentale è l’internalizzazione di alcune competenze specifiche – ha aggiunto Federica Guidi, Presidente di Ducati Energia – nonché l’attuazione di partnership strategiche con attori esterni che seguono aspetti e strategie di crescita. Ma importante è anche l’esternalizzazione della produzione di alcuni componenti per garantire maggiore studio e qualità su altri». Infine sono state premiate le aziende Davines (PR) Comer Industries (RE) e Aetna (RN). 

Valentina Aureli, ceo di Aetna premiata «per l’impegno e la strategia visionaria», e per aver promosso «l’innovazione, all’interno di un quadro di sostenibilità aziendale». Per Davide Bollati, presidente di Davines, il focus è sull’eccellenza del prodotto. Infine Matteo Storchi, presidente e ceo di Comer ha ricevuto il riconoscimento «per la capacità di trasformare visioni innovative in un’impresa di successo e in forte crescita».

28 giugno 2024

© RIPRODUZIONE RISERVATA

June 28, 2024 at 07:06PM

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *