Francesco Mola: “Il nostro Ateneo fortemente impegnato sui temi della sostenibilità” – la Repubblica

Francesco Mola: “Il nostro Ateneo fortemente impegnato sui temi della sostenibilità” – la Repubblica

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Francesco Mola è nato a Napoli il 22 dicembre 1961. Da aprile 2021 è il Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari. Lo abbiamo intervistato per capire quali sono le novità dell’offerta formativa per il prossimo biennio.

Quali sono le principali novità dal punto di vista formativo per l’anno 2024/2025?

“L’offerta formativa dell’Università degli Studi di Cagliari è in crescita, sia nei numeri che nella qualità. Sono attivi più di 90 corsi, tra lauree triennali, magistrali e a ciclo unico, 40 scuole di specializzazione, 19 dottorati di ricerca e 6 master che spaziano in tutti gli ambiti umanistici e scientifici e rispondono alle esigenze di alta formazione provenienti dal territorio. Abbiamo attivato 9 corsi di studio nuovi, che spaziano tra le principali aree scientifiche e di interesse per il contesto soprattutto regionale: l’area sanitaria è stata potenziata con 5 corsi: Tecnica della riabilitazione psichiatrica, e le specializzazioni magistrali in Advanced biotechnology, Scienze infermieristiche e ostetriche, Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche; da quest’anno anche il quinquennio in lingua inglese Medicine and Surgery. L’offerta di ingegneria viene integrata con Ingegneria navale (attivato a Olbia) e la magistrale in Ingegneria biomedica. L’area umanistica si arricchisce con il corso quinquennale in Conservazione e restauro dei beni culturali, con l’obiettivo di formare figure che possano preservare le bellezze artistiche e architettoniche dell’isola e dell’Italia. In campo giuridico economico nasce la nuova magistrale in International management. Abbiamo potenziato i corsi magistrali che per la prima volta superano di numero i corsi di primo livello. Diversi sono in lingua inglese per ampliare l’offerta formativa per chi arriva dall’estero e per preparare chi si laurea da noi a muoversi in contesti professionali internazionali. Siamo stati anche attenti alla tematica della sostenibilità, in cui l’Ateneo è fortemente impegnato, progettando nuovi master di primo e secondo livello, come Relazioni industriali nella transizione digitale e ambientale e in Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica”.

Considerati questi numeri l’università quanto è cresciuta?

“Nel 2023/2024, si è registrata una crescita in tutti i corsi di primo livello. Abbiamo superato le cifre raggiunte nel periodo precedente la pandemia e siamo molto soddisfatti per questo risultato. Rispetto all’anno accademico 2022/2023, in particolare, c’è stato un aumento del 2,12% sui corsi di laurea triennale, del 14,99% sui corsi di laurea magistrale a ciclo unico e del 31,18% sui corsi di laurea magistrale, per un totale di 24.961 iscritti (circa 600 in più rispetto all’anno precedente)”.

Per quali motivi consiglierebbe a una ragazza o a un ragazzo di iscriversi oggi al vostro ateneo?

“Mi piace pensare che i ragazzi e le ragazze possano sceglierci perché riconoscono la qualità e la varietà della nostra offerta, eccellente e perfettamente in linea con le proposte didattiche degli altri atenei, con cui c’è un dialogo costante attraverso reti scientifiche nazionali e internazionali. Inoltre, e questo ci contraddistingue da altri atenei, per l’attenzione speciale e costante verso i nostri studenti e studentesse. L’ascolto che dedichiamo loro, il supporto per chi inizia, le iniziative che rispondono alle loro esigenze: recentemente abbiamo realizzato azioni sulla sostenibilità derivanti dalle richieste dei rappresentanti degli studenti; per chi si iscrive è previsto un evento di accoglienza e un affiancamento attraverso i tutor buddy, studenti più esperti che introducono i neo-immatricolati alla vita universitaria; negli anni abbiamo fatto crescere il festival universitario Ateneika, un unicum tra i festival universitari italiani. Infine una cura speciale viene posta all’accessibilità e alle politiche per la parità di genere, tanto che il nostro ufficio per l’inclusione ha ottenuto la certificazione di qualità per le attività e l’organizzazione. Infine il nostro Ateneo presenta un sistema di tasse tra le più basse d’Italia, anche questo segno di attenzione agli studenti e alle studentesse e alle loro famiglie”.

Quanto hanno inciso i progetti di ricerca e non finanziati dal PNRR sui fondi e sulle attività dell’ateneo?

(Risponde Gianni Fenu, prorettore vicario con delega a sport e ICT)

“Negli scorsi anni, con l’approssimarsi dei bandi PNRR, l’Ateneo ha sviluppato una robusta serie di accordi che hanno consentito di partecipare, e aggiudicarsi, insieme ad altre università, 13 progetti nazionali di ricerca sui fondi PNRR attualmente in fase di esecuzione, tra: Campioni nazionali (2), Partenariati estesi (6), Ecosistema dell’innovazione (1), Infrastrutture di ricerca (4) e altri progetti minori, senza tener conto dell’aggiudicazione di svariati bandi a cascata derivanti da iniziative PNRR per i quali UniCa non è stato soggetto promotore. Ciononostante l’impegno nella progettazione e partecipazione a bandi competitivi di ricerca (fondamentale, industriale e sviluppo sperimentale), su altri fondi nazionali ed internazionali, non è mai venuto meno, con ottimi risultati. Questa politica ha consentito di promuovere, e rafforzare, specifiche linee di attività previste dal PNRR e più proprie dei settori STEM, e contemporaneamente di garantire fondi di ricerca anche a settori diversi ma propri di un Ateneo generalista. Complessivamente le sole risorse ascrivibili ai progetti PNRR– Missione 4 – Componente 2 – ‘Dalla ricerca all’impresa’ ammontano ad oltre 100mila euro e favoriscono, a diverso titolo, il coinvolgimento di tutti i Dipartimenti dell’Ateneo”.

June 29, 2024 at 10:44AM

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