Comunicato Regione: Agroalimentare. In Emilia-Romagna nel 2023 aumentati l’export, quasi 10 miliardi, e l’industria … – Agenparl

Comunicato Regione: Agroalimentare. In Emilia-Romagna nel 2023 aumentati l’export, quasi 10 miliardi, e l’industria … – Agenparl

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Logo(AGENPARL) – Roma, 1 Luglio 2024

(AGENPARL) – lun 01 luglio 2024 Sintesi del Rapporto Agroalimentare 2023
Il Rapporto sul sistema agroalimentare, promosso dall’assessorato regionale all’Agricoltura e da
Unioncamere Emilia-Romagna, analizza ogni anno lo stato di salute del comparto, fornendo un contributo
di conoscenza per le scelte degli operatori e una guida per le politiche e gli interventi di promozione e di
sostegno del settore.
Nel Rapporto, assieme alle valutazioni dei mutamenti che hanno caratterizzato il contesto economico
internazionale, nazionale e regionale, vengono aggiornate le analisi degli anni precedenti con un particolare
approfondimento su: andamento produttivo e di mercato dell´agricoltura, quindi relativa ricaduta sui
redditi delle aziende agricole; evoluzione dell´occupazione agricola; risultati dell´industria alimentare;
dinamiche del settore della distribuzione; evoluzione dei consumi alimentari; export.
Alluvione 2023
Gli eventi calamitosi che hanno segnato l’Emilia-Romagna nel 2023 hanno causato conseguenze disastrose
per la popolazione, le attività produttive e il territorio di parte significativa della regione.
La stima iniziale dei danni si è attestata sui 912 milioni di euro ed è stata condivisa con la Commissione
Europea per l’attivazione del Fondo di solidarietà europeo.
Numerose sono state le misure di sostegno attivate per le aziende agricole colpite dagli eventi alluvionali
tramite Decreti legge, Ordinanze, emanazione di nuovi bandi regionali e riallocazione di risorse nell’ambito
dello sviluppo rurale. Ulteriori forme d’aiuto sono derivate dal Fondo di solidarietà nazionale e dal Fondo
riserva di crisi.
In due settimane, nella prima metà di maggio 2023, sono caduti sulla regione Emilia-Romagna circa quattro
miliardi di metri cubi d’acqua, in un’area stimata di 541 chilometri quadrati, causando l’esondazione di 23
corsi d’acqua e il superamento dei livelli d’allarme di altri 13 fiumi.
Questi eventi hanno prodotto rilevanti e significativi danni alle dotazioni e alle attività produttive, sia in
termini di danni diretti, sia di mancato reddito da parte degli operatori economici coinvolti, anche in
considerazione del fatto che l’area interessata dai fenomeni alluvionali, nonché franosi, risulta essere tra le
più produttive del Paese.
Produzioni agricole
È stato il settore delle produzioni vegetali a determinare in maniera decisiva la riduzione del valore della
produzione registrando una perdita di circa 510 milioni di euro (-17%) rispetto al 2022.
Ad incidere sono stati soprattutto i cali dei cereali (-30%), con il venir meno di circa 250 milioni di euro, e
del comparto frutta (-28,6%), che registra invece una contrazione di oltre 185 milioni di euro.
Dopo una crescita complessiva di quasi il 40% nel corso del precedente triennio – iniziata nel 2020
anno della pandemia Covid – che ha portato il fatturato agricolo regionale stabilmente oltre il
limite record dei 5 miliardi annui, si registra una battuta di arresto per l’agricoltura regionale .
All’origine di tale andamento è il calo delle produzioni determinato da fattori meteo-climatici
avversi che hanno caratterizzato gran parte dell’anno siccità, poi gelate tardive e l’alluvione che
ha devastato gran parte del territorio della Romagna, compromettendo molte colture. Nel caso
dei cereali un ruolo determinante è stato invece svolto dai prezzi di mercato, in netto calo dovuto
ai mercati internazionali e anche qui alle ripercussioni dell’anomalo andamento meteo.
Il credito agrario
Sulla base dei dati di Banca D’Italia, tra il 30 settembre 2022 e il 30 settembre 2023 il credito bancario
erogato a favore delle imprese agricole dell’Emilia-Romagna registra un valore di 5.335 milioni di euro, pari
al 3,9% del credito bancario totale concesso alle imprese regionali.
A dimostrazione del ruolo significativo esercitato dal credito agrario nel contesto economico-finanziario
regionale, si segnala che a livello nazionale il complesso del credito agrario erogato vale (sempre al 30
settembre 2023) solo il 2,3% del credito bancario totale erogato alle imprese, ben 1,6 punti percentuali in
meno rispetto alla realtà regionale
L’industria agroalimentare
Nel 2023 l’attività produttiva dell’industria alimentare e delle bevande è cresciuta del +2,2%, a fronte della
leggera flessione della produzione dell’industria regionale, -0,5%. A fine 2023 le imprese agroalimentari
attive in Emilia-Romagna erano 4.604, numerosità sostanzialmente invariata rispetto all’anno precedente.
Nel 2023 gli addetti operanti in regione nell’industria alimentare e bevande erano 64.280, 1.960 unità in più
(+3,1%) rispetto al 2022.
Esportazioni
Nel 2023 le esportazioni dell’Emilia-Romagna di prodotti agroalimentari hanno superato i 9.700 milioni di
euro, il 15,7% di quanto venduto all’estero dall’Italia. Ogni mille euro commercializzati a livello mondiale di
prodotti agroalimentari 5,2 euro sono relativi a prodotti “made in Emilia-Romagna”, in crescita rispetto al
4,6 euro misurato nel 2022. Grana Padano e Parmigiano reggiano sono i primi prodotti nella classifica delle
esportazioni del settore, con 626 milioni di euro, valore in crescita del 9%. Al secondo posto le paste
alimentari, al terzo l’export dei prosciuttifici e salumifici. La Germania è il principale mercato di
destinazione ed assorbe quasi il 16%, dell’ export regionale di prodotti agroalimentari. Seguono Francia e
Stati Uniti. In crescita i mercati dell’Arabia Saudita e del Brasile, in rallentamento Canada, Giappone, Russia,
Ungheria e Cina.
Le politiche regionali
I pagamenti effettuati dalla Regione nel corso del 2023 ammontano a 692,5 milioni di euro. Di questi, 98,2
milioni provengono dal bilancio regionale.
Gli altri pagamenti sono così ripartiti: 323 milioni sono i pagamenti diretti della Politica agricola
comunitaria liquidati da Agrea, a favore di 38.979 aziende, 154 milioni provengono da fondi del
Programma di sviluppo rurale/Complemento Sviluppo Rurale, 120 milioni per interventi di regolazione dei
mercati (Ocm) tra cui spiccano il settore ortofrutta con aiuti per circa 95,4 milioni di euro pari a una spesa
approvata di oltre 181 milioni e il vino con 22,28 milioni di contributo a fronte di una spesa di 44,56 milioni
di euro.
Inoltre nel corso del 2023, per le emergenze “granchio blu” e “Peste suina africana (Psa)” sono stati
stanziati 1 milione di euro ciascuna, a cui si sommano quelle di provenienza statale per circa 700mila euro.
Lo Sviluppo rurale
Lo Sviluppo rurale nel 2023 ha operato a sostegno del sistema agroambientale dell’EmiliaRomagna attraverso sia il Psr 2014-22 che quello 2023-27.
Il Psr 2014-22 sta terminando con contributi concessi al 96% delle disponibilità ed erogazioni al
79% delle concessioni. Le economie hanno consentito nel 2023 di pubblicare bandi per 26,5 milioni di
euro.
La promozione e il consolidamento del tessuto economico e sociale delle aree montane è stato un
elemento fortemente caratterizzante l’intero periodo di programmazione; infatti, ai territori montani
sono stati destinati 600 milioni di euro – il 41% dei contributi concessi dal Psr – 86 milioni di euro nel 2023.
Per il CoPSR 23-27 sono stati pubblicati complessivamente 30 bandi e concessi contributi per 154
milioni di euro, concentrati sugli interventi agro-climatico ambientali
Le produzioni a qualità regolamentata: Dop e Igp
Per la Regione Emilia-Romagna, il tema dei regimi di qualità riveste particolare importanza, considerato che
nel 2022 alle Dop e Igp regionali è stato attribuito un valore alla produzione di quasi 4 miliardi di euro, tra
prodotti alimentari (3,5 miliardi) e vini (455 milioni), pari al 40% circa del totale nazionale (dati Rapporto
Ismea Qualivita 2023), risultato a cui contribuiscono, in particolare, Parmigiano Reggiano Dop (circa metà
del valore regionale), Prosciutto di Parma Dop e Aceto Balsamico di Modena Igp.
Tra le novità del 2023, la registrazione della Dop Emilia-Romagna, che caratterizza il vino Pignoletto
prodotto nelle province di Bologna, Modena e Ravenna, il cui ingresso ha portato le denominazioni
regionali a quota 74 (44 del comparto alimentare e 30 di quello vitivinicolo) e la presentazione di una nuova
domanda (Igp Olio dei Colli di Bologna). Ancora in corso invece l’iter della richiesta di registrazione di
un’altra nuova Igp (Erbazzone reggiano), in valutazione al Ministero, così come diverse domande di
modifica dei relativi disciplinari di produzione.
Pesca e acquacoltura
Per la prima volta il Rapporto dedica un capitolo anche all’economia ittica dell‘Emilia-Romagna
che è al quinto posto in Italia per numero di imprese e valore aggiunto.
La filiera ittica in Emilia-Romagna ha un peso rilevante in particolare per l’acquacoltura, settore in
cui è il maggior produttore di molluschi a livello nazionale (circa il 45%) e nell’alto Adriatico
(Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia-Giulia) si concentra l’80% della produzione nazionale.
La molluschicoltura regionale (in particolare cozze e vongole) è ai primi posti a livello nazionale
per quantità prodotte (22mila e 15mila tonnellate all’anno), che valgono rispettivamente, il 33,6%
per le cozze e il 53% delle vongole sulla produzione nazionale.

July 1, 2024 at 07:07PM

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