Prosciutto San Daniele: modello di eccellenza e sostenibilità – Life and People

Il Prosciutto di San Daniele

è un’eccellenza che genera valore, in sinergia con il territorio, con le persone e con l’ambiente, e  si contraddistingue nel panorama della produzione gastronomica italiana anche dal punto di vista della sostenibilità.  Le aziende del Consorzio, infatti, si impegnano infatti a migliorare costantemente la produzione, la filiera della DOP e la presenza sul mercato, con un nuovo paradigma di sostenibilità destinato a proiettare quest’eccellenza nel futuro della gastronomia.

Prosciutto San Daniele: dalla produzione al territorio, l’eccellenza tutta italiana

Autentico e caratteristico, emblema del Made in Italy nel mondo, il Prosciutto di San Daniele è un prodotto che nasce da secoli di dedizione e passione. Una tradizione oggi esaltata dall’esperienza di pochi mastri prosciuttai che, attraverso una sapiente lavorazione artigianale, trasformano la materia prima in un vero e proprio tesoro culinario. Culla di questa eccellenza è il Comune di San Daniele del Friuli, un territorio prezioso e dalla ricca biodiversità, impareggiabile nel favorire i processi di stagionatura che rendono il prodotto pregevole.

Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele e la sostenibilità

L’impegno verso la sostenibilità che caratterizza il Prosciutto di San Daniele scaturisce dalla volontà di dare valore al territorio e alla tradizione, prendendo atto dei cambiamenti che stanno avvenendo a livello globale.  Consapevole della preziosità del microclima che concorre alla stagionatura del prodotto, il Consorzio del Prosciutto di San Daniele oggi guida infatti i consorziati in un processo che ha come obiettivo preservare l’ambiente, mitigando l’impatto dell’intera filiera produttiva.

Questo impegno si traduce in un corretto smaltimento delle acque reflue, in una maggiore attenzione ai consumi di elettricità, in una costante ricerca dell’efficienza energetica, così come in una più virtuosa gestione dei rifiuti. Aderendo ai principi dell’economia circolare, gli scarti di produzione – vale a dire il sale iodato esausto e la salamoia – vengono infatti recuperati e sottoposti a nuova lavorazione, in un processo di valorizzazione che ne fa delle nuove risorse da destinare all’industria conciaria o da trasformare in soluzioni utili come antighiaccio stradale.

Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele si impegna

inoltre a garantire la tracciabilità della filiera, assicurando, dalle fasi di allevamento alla marchiatura a fuoco, compresi gli iter di macellazione e di lavorazione nei prosciuttifici, un’elevata trasparenza in merito alle origini del prodotto, cui si affianca una rigorosa applicazione del disciplinare di produzione, garantita da un ente terzo predisposto al controllo e alla certificazione. Elemento cardine della filiera è il benessere animale, favorito sia con la continua sensibilizzazione di tutti gli stakeholder coinvolti a intraprendere azioni virtuose per migliorare le pratiche di allevamento, sia con la parallela promozione del rispetto delle normative previste in tema di salute e benessere animale.

Il Consorzio punta inoltre a promuovere l’adesione, da parte di tutti gli allevamenti della filiera, alla certificazione volontaria accreditata del Sistema di Qualità Nazionale per il Benessere Animale (SQNBA), cui affianca un continuo monitoraggio delle performance in concerto con enti e associazioni. Naturalmente, a valorizzare il percorso del Prosciutto di San Daniele verso la sostenibilità, è anche l’attenzione costante alla qualità, unita alla volontà di offrire ai consumatori un prodotto che ha saputo evolversi e tenere il passo con le attuali esigenze alimentari. L’autenticità dei processi produttivi e la costante attitudine ad aderire alle nuove regole della nutrizione, oggi permettono di portare in tavola un alimento semplice e privo di conservanti, la cui eccellenza produttiva è valorizzata dalla continua promozione dei più importanti principi di sana alimentazione.