Eco-murale alla Metro Garbatella, arte e sostenibilità a colori – eHabitat

Eco-murale alla Metro Garbatella, arte e sostenibilità a colori – eHabitat

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Il nuovo eco-murale di Michela Picchi, alla stazione della metro Garbatella a Roma, purifica l’aria come 12 alberi. Offre inoltre alla cittadinanza il pretesto, lo spazio e l’opportunità per parlare di cura degli spazi e dell’ambiente.

“As above so below” è il nuovo eco-murale, realizzato dalla street artist Michela Picchi alla stazione metro di Garbatella, a Roma. Una sorta di eco-tappeto ipercolorato, pensato per riqualificare l’area, donandole un nuovo spazio socio-culturale e contribuendo a sensibilizzare la cittadinanza sui temi della sostenibilità ambientale.

La scelta della zona non è casuale. Il quartiere Garbatella, uno dei più popolari e caratteristici di Roma, è anche punto di ritrovo di molti giovani, universitari e artisti.

Rigenerazione urbana e messaggi ambientali tramite gli eco-murales

Il nuovo eco-murale che da oggi accoglierà i viaggiatori alla stazione Garbatella non solo contribuirà a rendere il quartiere più bello e piacevole”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor in occasione della presentazione dell’opera, lo scorso 25 giugno. “Sarà anche un preciso segno dell’impegno di tutta la nostra comunità a favore della tutela dell’ambiente e della sostenibilità.”

L’eco-murale è frutto di una partnership tra il brand internazionale di gelati NUII – appartenente al gruppo Froneri – e l’associazione Yourban 2030,  impegnata nella promozione e realizzazione di progetti di riqualificazione urbana attraverso l’arte.

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L’eco-murale di Michela Picchi

All’interno di un paesaggio surreale, un tramonto si trasforma in pattern e avvolge tutto ciò che tocca, tingendolo. Per la sua opera, Michela Picchi ha scelto forme sinuose e una palette multicolore, che si estende fino agli spalti della struttura ospitante.  Ne risulta un mix che trasporta le persone in un ambiente onirico, a contatto con la natura e con i suoi elementi, in quella che i promotori definiscono “una vera e propria esperienza di escapismo” dalla frenesia della vita cittadina.

Non a caso, il murale è accompagnato da un QR Code. Basterà inquadrarlo per ascoltare la traccia audio “Escapism Reverie”, realizzata e creata dal producer Andrea Marra.

Perché è eco e perché è sociale

Grazie all’utilizzo di pitture fotocatalitiche e purificatrici, l’opera contribuisce a migliorare la qualità dell’aria, offrendo una compensazione ecologica pari a circa 12 alberi piantati. La tecnologia utilizzata permette, infatti, di ridurre gli ossidi di azoto, la formaldeide, eliminare il fumo delle sigarette e i cattivi odori. Inoltre, contribuisce all’eliminazione dei batteri. Permette, infine, di ridurre il consumo di energia elettrica, grazie alla capacità di riflettere la componente calda della luce del sole.

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Il progetto ha anche un forte valore sociale. La riqualificazione dello spazio dona alla città, infatti, un nuovo luogo di incontro e di socializzazione, con numerosi benefici per la cittadinanza. Un ambiente piacevole in cui incontrarsi promuove l’orgoglio locale, stimola il senso di comunità e incentiva la partecipazione attiva dei cittadini nella cura del proprio quartiere. Offre, inoltre, uno spazio adeguato ad accogliere occasioni di dialogo e riflessione attorno alle attuali sfide ambientali.

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Un ambiente bello e sano in cui vivere è fatto di tanti elementi, dal verde, dal decoro, dalla qualità ambientale, dall’arte” ha dichiarato l’assessora all’agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi. “[…] Un’iniziativa bella che migliora lo spazio pubblico, parla alla città di sostenibilità e solidarietà, ma che soprattutto accende l’attenzione e sensibilizza le persone che attraversano la stazione di Garbatella sull’importanza della qualità dell’aria, dell’abbattimento delle emissioni e del contenimento del nostro impatto sul pianeta. Un modo per prendersi cura dello spazio urbano coinvolgendo con l’arte le persone che vivono nel quartiere o che lo scoprono per la prima volta“.

[Immagine @Yourban 2030]

July 4, 2024 at 07:02AM

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