L’intelligenza artificiale alla prova della sostenibilità (e quel mercato da 900 miliardi) – Corriere della Sera

L’intelligenza artificiale alla prova della sostenibilità (e quel mercato da 900 miliardi) – Corriere della Sera

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Il mercato dell’intelligenza artificiale vale 500 miliardi di dollari e nei prossimi anni toccherà i 900 miliardi. L’incontro di Rcs Academy e Bcg: «Valutare l’impatto energetico»

«Quanto inciderà l’intelligenza artificiale sull’informazione?». È questo l’interrogativo che pone Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, in occasione della 5ª edizione del «Ceo Talk – AI for leader. Intelligenza artificiale: scelte e strategie» organizzato da Rcs Academy in collaborazione con il Corriere della Sera e Bcg. E la stessa domanda vale per tutti i settori in cui l’AI viene applicata. Perché «quando si parla di AI — dice — bisogna avere un atteggiamento aperto e attento alle opportunità ma anche essere consapevoli dei rischi». 

La trasformazione

È in corso una trasformazione, «stiamo assistendo a una rivoluzione tecnologica — evidenzia Edoardo Palmisani, managing director & partner Bcg —, il mercato dell’AI vale 500 miliardi di dollari e nei prossimi anni si raggiungerà la cifra di 900 miliardi». Per Federico Rampini, editorialista Corriere della Sera, «grazie all’AI gli Stati Uniti si sono ripresi un bel vantaggio competitivo a livello globale e pensano soprattutto ai benefici mentre in Europa prevale ancora un discorso catastrofista e l’intenzione di stabilire delle regole». Sottolinea Rita Cucchiara, professoressa di Ingegneria e Scienza informatica dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che «lo sviluppo dell’AI negli Stati Uniti avviene nelle grandi aziende solo perché collaborano in modo totale con le università. Ma l’enorme problema da affrontare è l’approvvigionamento energetico». 

La richiesta di energia

Il consumo e, di conseguenza, la richiesta di energia è destinata a crescere e bisogna farsi trovare pronti. Secondo Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum, «sono necessari gli investimenti in infrastrutture utili per trasmettere l’energia e i dati». Per un modello di sviluppo significativo, spiega Giuseppe Gola, amministratore delegato di Open Fiber, «l’infrastruttura è un abilitatore fondamentale, solo quella in fibra può supportare l’AI». 

Gli obiettivi sostenibili

È necessario continuare a sviluppare l’intelligenza artificiale tenendo presente anche gli obiettivi di sostenibilità. «Vogliamo ridurre drasticamente i consumi — racconta Claudio Bassoli, presidente e ad di Hpe Italia —. Inoltre, stiamo installando un supercalcolatore capace di svolgere in un secondo le operazioni che tutta l’umanità farebbe in due anni». In questo contesto rimane centrale il ruolo dell’essere umano. Per Francesco Durante, ad di Sisal, «oltre a un utilizzo sicuro e trasparente dei dati e a un approccio inclusivo, è cambiato il paradigma: bisogna dare alle persone le competenze necessarie per rimanere attive sul mercato del lavoro». 

Le applicazioni

L’AI ha quindi molteplici applicazioni, come sottolinea Claudio Farina, chief strategy and technology officer Snam, dove viene adottata «per fare predizioni sempre più accurate della domanda di gas e per fare manutenzione predittiva». Analizzare i dati è utile per prendere decisioni mirate, senza dimenticare le nuove frontiere. Per Michele Centemero, country manager Italy Mastercard, «in tema di cybersecurity i nuovi algoritmi servono per analizzare meglio le frodi mentre in ambito di digital retail introducono la personalizzazione». Tra gli altri relatori che hanno partecipato Nicolas de Bellefonds, Luciano Ravera, Walter Renna, Roberto Ventura, Marianna Leoni, Maura Latini, Paola Pisano, Stefano Todescan.

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