L’Opel Astra GSe coniuga assetto affilato e sostenibilità – Agenzia ANSA

L’Opel Astra GSe coniuga assetto affilato e sostenibilità – Agenzia ANSA

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La sigla GSe sulla nuova Opel Astra
sottolinea l’evoluzione della variante sportiva della hatchback
del fulmine contagiata dall’avanzare dell’elettrificazione. Con
la scossa è diventata una ibrida plug-in identificata da quella
"e" che sostituisce un’altra vocale, la "i", con cui abbiamo
ricordi targati anni ’90 quando l’allora Astra GSI con un 2.0
16V aspirato erogava 150 CV. Oggi la GSe di cavalli ne ha ben
225 ed è proposta in configurazione 5 porte o wagon, con una
lunghezza decisamente superiore ai 4,30 metri. Insomma, è
sportiva in modo diverso, anche se non dimentica le origini. I cambiamenti, rispetto alle sorelle meno caratterizzate,
vengono sottolineati dai paraurti rivisitati e dalla calandra in
nero lucido che si abbina ai dettagli dello stesso colore
presenti sui paraurti, alle calotte dei retrovisori nella
medesima tonalità, ed al tetto che, insieme ai montanti
anteriori e centrali, è anch’esso nero. I cerchi da 18 pollici
bicolore, per la maggior parte della loro estensione sono neri e
conferiscono un ulteriore tocco sportivo all’insieme con
quell’accento dark che non guasta. L’Astra GSe con questa mise
intriga lo sguardo, ed il logo, in parte giallo, conferma che si
tratta di una variante dalla spiccata personalità. L’abitacolo non ha una sportività urlata, anche se i dettagli
di stampo racing ci sono, a cominciare dalla pedaliera in
metallo, ma sono senza dubbio i sedili anteriori ad attirare
l’attenzione, per via della loro conformazione atta a contenere
il corpo durante le curve, della scritta GSe sotto i
poggiatesta, e del rivestimento centrale in Alcantara. Oltre
tutto, anche queste sedute vantano la certificazione AGR, quindi
promettono comfort ergonomico nei lunghi viaggi. Il volante
tagliato in basso indica che tra le curve quest’Astra può dire
la sua, mentre i vari elementi in nero lucido richiamano quelli
esterni, e donano un accento elegante agli interni. Lo spazio
c’è, e in abbondanza, sia davanti che dietro, in fondo è lo
stesso delle sorelle che non indossano l’abito sportivo. Sulla
plancia spiccano i due schermi da 10 pollici che appaiono come
un corpo unico e sono destinati, rispettivamente, alla
strumentazione ed al sistema d’infotainment. Entrambe sono ben
leggibili, ma c’è anche l’head-up display per non distogliere
mai gli occhi dalla strada. I tasti fisici sono ridotti al
minimo, e sono dedicati, principalmente, ad alcune funzioni del
climatizzatore, mentre sul tunnel centrale c’è il comando del
cambio e quello per variare le modalità di guida. Una volta al volante, si capisce che gran parte degli
interventi sono avvenuti sotto pelle. Infatti, l’Astra GSe vanta
uno sterzo preciso e diretto, con una taratura che aiuta non
poco nel misto, la frenata è ben modulabile, grazie ad un pedale
che non risente minimamente della presenza del sistema ibrido, e
l’assetto, più basso di 1 cm e più rigido del 10%, in confronto
a quello delle sorelle dall’animo meno vivace, beneficia della
presenza degli ammortizzatori Koni con smorzamento variabile di
frequenza. Così, tra le curve è agile e precisa, sfoggia solidi
appoggi e con una potenza di sistema di 225 CV, dovuta al
comparto elettrico che lavora insieme ad un 1.6 turbo da 180 CV,
la spinta non manca mai: lo scatto da 0 a 100 km/h avviene in
7,5 secondi e la velocità massima, dove consentito, tocca i 235
km/h. Il cambio automatico ad 8 rapporti può essere utilizzato
in modalità manuale, per avere un maggior feeling con la
vettura, mentre nei viaggi, e nei percorsi casa-lavoro asseconda
una condotta fluida ed efficiente in modalità automatica. Con la
batteria da 12,4 kWh carica si riescono ad ottenere consumi
decisamente contenuti, circa 2l/100 km, mentre quando la sua
energia si esaurisce, le percorrenze di attestano intorno ai
5,7l/100 km, rimanendo comunque favorevoli. Inoltre, la variante
GSe dell’Astra può viaggiare ad impatto zero per oltre 70 Km in
città.

   
Con una dotazione che annovera sia il sistema d’infotainment
che dialoga con gli smartphone, grazie alla compatibilità, anche
in wireless, con Apple CarPlay ed Android Auto; la ricarica ad
induzione per i device; e gli aiuti alla guida di ultima
generazione, compreso il cruise control adattivo che regola la
velocità in base ai limiti presenti lungo il percorso, l’Astra
GSe ha un prezzo di listino di poco superiore ai 48.000 euro.

   

   

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July 6, 2024 at 09:37AM

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