Più sostenibili, forti e con più ricavi: storie di imprese green

Più sostenibili, forti e con più ricavi: storie di imprese green

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Sempre più sostenibili. Perché lo impone la tutela dell’ambiente. Lo richiedono gli impegni internazionali; lo vogliono le nuove generazioni. E sempre più sostenibili perché conviene: «Le imprese che favoriscono pratiche green registrano ricavi maggiori». Report specifici confermano le storie sul campo raccontate sul palco del Forum sostenibilità 2024 del Gruppo24ore e Santa Sede a Roma. Sostenibilità nella riqualificazione degli edifici; nella conversione delle raffinerie; come leva di inclusione e come obiettivo finale, anche del digitale.

Eni e la conversione delle raffinerie

«Non è una moda ma una delle sfide cruciali nel nostro tempo», esordisce Francesca Ciardiello, head of sustainability di Eni, che inserisce il percorso della compagnia nel solco di una transizione energetica giusta: «si pone l’obiettivo di raggiungere la decarbonizzazione senza dimenticare il benessere di milioni di persone visto che anche in occidente ci sono fenomeni di povertà energetica». Una trasformazione profonda e complessa, racchiusa negli 11 miliardi, circa un terzo del proprio piano di investimenti attuale (2024-2027), dedicato dal Cane a sei zampe; o nel 70% delle spese di ricerca volte alla decarbonizzazione. Un percorso che ora sta riguardando anche la raffineria di Livorno, che diventa bio, come già avvenuto per Porto Marghera e Gela. Percorsi di questo tipo richiedono un’ottica di sistema e la collaborazione dell’intera filiera: un punto cruciale per un colosso come Eni, ma un’esigenza che ritorna in altri ambiti anche nelle altre testimonianze.

Zest e la collaborazione startup – corporate

«La collaborazione tra startup e corporate è fondamentale per massimizzare l’impatto dell’innovazione», sottolinea ad esempio Antonella Zullo, ceo Zest Innovation che cita i numeri positivi raggiunti ad esempio da Zero, acceleratore di start up del settore cleantech.

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Almaviva, il digitale contro lo spreco di acqua

«Le nostre aziende fanno della sostenibilità un valore importante», rivendica Stefano Cappellini, chief sustainability officer e responsabile qualità del gruppo Almaviva, specializzato nel settore digitale, che cita soprattutto una cifra: «il 96% delle nostre commesse ha un effetto positivo diretto su almeno uno dei 17 goals dell’ Agenda 2030», sottoscritta dai Paesi membri delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Il digitale diventa leva di sostegno per pazienti disabili o a favore di quelli oncologici e la tecnologia diventa essenziale – altro esempio portato sul palco del forum – per evitare sprechi di acqua sempre più preziosa. «Nel 2023 abbiamo digitalizzato milioni di km di tubature degli acquedotti, individuato oltre 10mila perdite e consentito di non sprecare 66 milioni di metri cubi di acqua. Pari a 26.400 piscine olimpioniche».

Uniko e i progetti di riqualificazione edilizia

Tra i progetti di riqualificazione citati da Antonio Oretti, direttore generale Uniko, azienda che cita come propria missione «non solo promuovere la sostenibilità come pilastro industriale, ma operare come attore sociale», la riqualificazione di una onlus a Roma che ospita una comunità per donne vittime di violenza o ancora i «primi cantieri con forme di cash back, per promuovere progetti sociali». In sintesi, «creare soluzioni che bilanciano efficienza energetica e rispetto per l’ambiente, riducendo costi e aumentando affidabilità».

October 24, 2024 at 09:45AM

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